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06 Ott Intervista I Orietta Berti

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Orietta Berti

INTERVISTA DI LUCA RIZZATO

Intervista esclusiva dell’inviato per Stella FM a Orietta Berti.

Orietta Berti, pseudonimo di Orietta Galimberti (Cavriago, 1º giugno 1943)è una cantante e personaggio televisivo italiana.

Artista particolarmente amata dal grande pubblico, per più generazioni, soprannominata da Silvio Gigli la “capinera dell’Emilia” (ma più conosciuta come “l’usignolo di Cavriago”), nel corso della sua carriera ha venduto oltre 15 milioni di dischi, ottenendo quattro dischi d’oro, un disco di platino e due d’argento.Orietta comincia a cantare giovanissima, spronata dal padre, grande appassionato di musica lirica. Studia musica e canto lirico.

Nel 1961 partecipa alla sua prima manifestazione canora ufficiale, il concorso Voci Nuove Disco d’Oro a Reggio Emilia, con la canzone Il cielo in una stanza di Gino Paoli, qualificandosi per la finale che si tiene il 15 aprile al Tarantola Club: arriva sesta dietro tra gli altri a Paola Neri (prima) e Iva Zanicchi (seconda), mentre dietro di lei si posiziona Gianni Morandi (nono)[4].

In questo concorso al teatro Municipale di Reggio Emilia, conosce Giorgio Calabrese, all’epoca direttore artistico della Karim, che le propone un contratto discografico: inizia quindi l’attività discografica nel 1962, incidendo i suoi primi due 45 giri che però non vengono effettivamente distribuiti.

Firma poi nel 1964 un contratto per la Polydor, incidendo Perdendoti (cover del brano Losing you di Brenda Lee) e un LP con le canzoni di Suor Sorriso, tra le quali si fa notare Dominique, che ottiene anche alcuni passaggi televisivi.La cantante s’impone all’attenzione del pubblico e il successo arriva l’anno dopo con Tu sei quello, che vince Un disco per l’estate 1965 e la Mostra Internazionale di Musica Leggera; a fine anno vince il Festival delle Rose 1965 con la canzone Voglio dirti grazie. Nel 1966 partecipa per la prima volta al Festival di Sanremocon Io ti darò di più, scritta da Alberto Testa e Memo Remigi.

Nello stesso anno vince il Festival di Lugano con Ritorna con il sole, e viene pubblicato il suo secondo album.

Torna a Sanremo nel 1967 con Io, tu e le rose, canzone che, pur se ricordata spesso per essere stata citata da Luigi Tenco nel suo biglietto d’addio, è un altro dei suoi grandi successi.

Registra il suo terzo album a Parigi, con l’orchestra di Sauro Sili ed il contributo del famoso gruppo vocale Swingle Singers, e partecipa al Festival delle Rose 1967 con Io potrei, scritta da Federico Monti Arduini.

Con Non illuderti mai si classifica al secondo posto a Un disco per l’estate 1968; in autunno pubblica il suo quarto album e partecipa a Canzonissima con Se m’innamoro di un ragazzo come te, scritta da Totò Savio.

Nel 1969 partecipa ancora al Festival di Sanremo con Quando l’amore diventa poesia, di Mogol e Soffici, ma il maggior successo discografico è L’altalena, terza classificata a Un disco per l’estate.

Gli anni ’70 Modifica
Il nuovo decennio si apre con una serie di successi: Fin che la barca va del 1970, forse la sua canzone più conosciuta (classificatasi terza a Un disco per l’estate 1970), Tipitipitì (dello stesso anno, finalista a Sanremo), Una bambola blu (finalista a Canzonissima) e Via dei Ciclamini del 1971 (canzone apparentemente spensierata ma che, nel testo, affronta il tema della prostituzione); tutte entrano nei primi posti della hit-parade.

Nel 1970 la Rai le riserva uno speciale in quattro puntate incentrato sulla sua carriera e sulla sua vita, intitolato La cugina Orietta; altri successi del 1971 sono L’ora giusta, canzone presentata al Sanremoda Edda Ollari e Lorenza Visconti (il disco della Berti supera di gran lunga le vendite delle due interpreti sanremesi) e Ritorna amore, proposta alla Mostra Internazionale di Venezia .

Nel 1972 incide La vedova bianca, una delle sue canzoni più intense, che su una musica acustica affronta il tema dell’emigrazione e della solitudine a cui erano condannate le donne rimaste in patria; dello stesso anno è Per scommessa, canzone il cui testo, in epoca di femminismo, affronta il tema della donna oggetto.

Dal 1972 al 1974 ha inciso tre album di successo dedicati al repertorio folk: Più italiane di me, Cantatele con me e Così come le canto.

Nel 1976 incide invece un album molto interessante, costituito da musiche popolari della tradizione gitana e zingara, rielaborate da Mario Battaini e Vanni Moretto, con testi scritti da Luciano Berettache descrivono la vita nomade: si tratta di Zingari, in cui vi è anche la canzone Omar, dedicata al suo primogenito, presentata al Festival di Sanremo 1976.

Di quest’album è anche da ricordare la struggente Mamma di un angelo, canzone che racconta il dramma di una donna che non riesce a portare a termine la propria gravidanza.

Nella sua carriera, anche un salto nel cinema, accanto a mostri sacri del calibro di Ugo Tognazzi (I nuovi mostri – episodio L’Uccellino della Val Padana – regia di Ettore Scola, nel 1977) e di Paolo Villaggio (Quando c’era lui… caro lei! nel 1978).

Tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’80 incide una serie di canzoni per i bambini, tra le quali Ecco arrivare i Barbapapà e La Balena (sigla di Domenica In).

La svolta degli anni ’80 Modifica
Sempre dedicata ai bambini è la canzone La barca non va più, presentata da Orietta al Festival di Sanremo 1981, un ironico contrappunto a Fin che la barca va scritto da Bruno Lauzi, che ottenne un certo riscontro di vendite.

Partecipa al Festival di Sanremo 1982 con la canzone America in, ma con scarso esito.

Nel 1983 Orietta incide la sigla di Domenica In, intitolata Tagliatelle. Da qui fino alla fine degli anni 80, Orietta inciderà solo dischi con canzoni esclusivamente d’amore e chiude il periodo delle canzoni ‘popolari’.

Nel 1984 la sua carriera artistica ha una svolta con l’album Le mie nuove canzoni, con il quale inizia a prodursi da sola. Da quel momento, comincia la collaborazione con Umberto Balsamo e Cristiano Malgioglio, che firmeranno per lei numerose canzoni d’amore. Con Umberto Balsamo nasceranno altri due 33 giri: nel 1986 Futuro e nel 1989 Io come donna.

Nel 1984 partecipa al programma su canale 5 Premiatissima con sei canzoni: Pensami di Julio Iglesias, La notte è fatta per amare di Neil Sedaka, Come prima di Tony Dallara, Io che amo solo te di Sergio Endrigo, Se stasera sono qui di Luigi Tenco e Nessuno al mondo di Peppino di Capri e si classifica al terzo posto con Io che amo solo te.

Nel 1986 ottiene un buon successo di pubblico e di critica al Festival di Sanremo col brano Futuro, scritto da Balsamo.

Nel 1986 partecipa a una nuova edizione di Premiatissima con la canzone Senza Te e si classifica al quarto posto.

Nel 1989 Orietta presenta alle selezioni del Festival di Sanremo una canzone scritta da Mino Reitanoe Umberto Balsamo dal titolo Tarantelle, scartata perché il testo viene giudicato troppo accusatorio nei confronti della classe politica.

Nello stesso anno partecipa alla trasmissione C’era una volta il festival con la canzone Io tu e le rose e si classifica al quinto posto e a Una rotonda sul mare con Tu sei quello e Non illuderti mai, ma non accede alla finale.

Gli anni ’90 e 2000: le partecipazioni televisive Modifica
Nel 1990 partecipa di nuovo a C’era una volta il festival con Io ti darò di più e risulta sesta nella classifica generale, ma arriva prima tra tutte le cantanti in gara. Nello stesso anno partecipa di nuovo a Una rotonda sul mare con le canzoni: Fin che la barca va e Quando l’amore diventa poesia.

Al Festival di Sanremo tornerà nel 1992 con la canzone Rumba di Tango, presentata in coppia col comico/autore Giorgio Faletti. Nello stesso anno, sempre insieme a Faletti, è ospite fissa di Acqua calda, su Rai Due.

Nel 1993 passa a Italia 1, dove conduce con le ragazze di Non è la RAI la trasmissione pre-serale intitolata Rock ‘n’ Roll.

Nel 1995 Orietta Berti festeggia trent’anni di carriera con la presenza fissa in qualità di ospite alla produzione della trasmissione televisiva Domenica in (1995/96).

Nel 1997 è tra i protagonisti di Anima mia con Fabio Fazio e Claudio Baglioni: proprio ad Anima miaduetta con Baglioni interpretando la canzone di Umberto Bindi Il nostro concerto.

Sempre nel 1997 inizia la collaborazione con Quelli che il calcio (prima su Rai Tre poi su Rai Due) che proseguirà sino alla stagione 2001; qui Orietta è nelle vesti di un’inviata molto speciale, non solo sui campi di calcio, ma anche in giro per il globo terrestre.

Nel ’97 è insieme a Fabio Fazio la conduttrice di Sanremo Giovani 1997, in prima serata su Rai Uno, dove terrà a battesimo tante nuove leve della musica leggera italiana. Per la stessa rete due anni dopo è invece la padrona di casa, insieme a Teo Teocoli e Fabio Fazio, di Sanremo Notte, “dopofestival” del 49º Festival della Canzone Italiana di Sanremo.

Nel 2000 vengono pubblicati due album che racchiudono alcuni dei suoi successi più famosi, con il titolo Il meglio di… Orietta Berti.

Gli anni duemila Modifica
Nel 2001 partecipa alla trasmissione La notte vola, gara musicale tra i brani più famosi degli anni ottanta, nella quale presenta il suo successo del 1986 Futuro ed arriva in semifinale.

Tra le tournée in tutto il mondo (Stati Uniti – Australia – Canada – ecc.) e le tournée in Italia, viene richiesta da Maurizio Costanzo per partecipare in qualità di ospite fissa all’edizione 2001-2002 della trasmissione televisiva Buona Domenica su Canale 5. La collaborazione con Maurizio Costanzo, all’interno del cast fisso di Buona Domenica, prosegue di anno in anno fino alla stagione televisiva 2005/2006; qui Orietta in qualità di ospite-cantante interpreta brani di successo sia italiani che stranieri. È proprio da questa esperienza televisiva che Orietta trae ispirazione per produrre un nuovo CD, nel 2003, dal titolo Emozione d’autore (masterizzato alla Capitol Records a Hollywood).

Dall’esperienza dei 5 anni a Buona Domenica nasce anche, nel 2006, Exitos latinos, disco in lingua spagnola formato da quattordici grandi successi sudamericani che Orietta incide con l’orchestra diretta dal maestro Demo Morselli. Il disco, oltre a celebrare i 40 anni di carriera di Orietta, si ispira alle calde e suadenti atmosfere che avevano caratterizzato le produzioni discografiche del passato. Nel settembre dello stesso anno torna in Rai partecipando come concorrente alla terza edizione di Ballando con le stelle, celebre talent show condotto da Milly Carlucci.

Nel 2008, insieme al maestro Sandro Comini e alla sua orchestra, dà vita ad un nuovo lavoro discografico: Swing – Un omaggio alla mia maniera; sempre nello stesso anno viene messo in vendita un cofanetto con 5 cd ed un libretto intitolato Gli anni della Polydor – 1963/1978 che, come recita il sottotitolo, contiene “successi, inediti e rarità”, ristampando quindi in digitale quasi la totalità del repertorio di maggior successo della Berti.

L’11 ottobre 2010 riceve il Premio Speciale Mia Martini alla carriera per i suoi 45 anni di attività,in occasione di questi pubblica la tripla raccolta Nonostante tutto… 45 anni di musica.

Nel 2018 partecipa a Celebrity Master Chef e si classifica 2º, dietro la cantante Anna Tatangelo.

Dall’8 giugno 2018 è giurata e coach della prima edizione di Ora o mai più su Rai 1, condotto da Amadeus.

Partecipazioni a Festival e rassegne musicali Modifica
Dal 1966 al 1992, ha partecipato undici volte al Festival di Sanremo.

Ha preso parte dieci volte a Un disco per l’estate, ottenendo sempre ottimi piazzamenti grazie anche al consenso del pubblico.

Dal ’68 al ’74 è stata una delle protagoniste di Canzonissima, entrando in tutte le edizioni nella finalissima e, quasi sempre, prima fra le donne. Nell’edizione 1969-1970, grazie ad un corposo apporto di cartoline voto, rimane l’unica donna in gara con Una bambola blu.

Vita privata Modifica
Sposata dal 14 marzo 1967 con Osvaldo Paterlini; dall’unione nascono, il 3 agosto 1975 Omar e, il 18 febbraio 1980, Otis.



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