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24 Dic Intervista Al Bano Carrisi

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Al Bano Carrisi

INTERVISTA DI LUCA RIZZATO

Intervista esclusiva dell’inviato per Stella Fm a Al Bano Carrisi.

Al Bano, pseudonimo di Albano Carrisi (Cellino San Marco, 20 maggio 1943).

Proveniente da una famiglia di contadini, la madre è Iolanda Ottino (1923), si diletta sin da piccolo insieme al padre Carmelo Carrisi (1914 – 2005), agricoltore, a suonare la chitarra e a cantare stornelli e canzoncine della sua terra d’origine. Scrive a dodici anni le parole di una canzoncina da lui improvvisata con la chitarra, Addio Sicilia, e a diciassette anni abbandona l’istituto magistrale emigrando a Milano, dove trova lavoro dapprima come manovale, poi come cameriere in una trattoria e come operaio metalmeccanico alla Innocenti. Lavorando nel ristorante Il dollaro di Milano, all’epoca frequentato da personaggi dello spettacolo, ha l’opportunità di farsi conoscere dal produttore maestro Pino Massara, che lo invita a sottoporsi a un provino alla CM (Celentano-Massara) casa di produzione affiliata al Clan Celentano e aperta alla ricerca di nuovi talenti, affidandolo agli arrangiamenti di Detto Mariano, l’arrangiatore del clan di Adriano Celentano. Dall’impostazione naturale della voce, per alcuni aspetti nella tradizione melodica italiana, per altri con inflessioni da blues-man, Pino Massara decide di battezzarlo Al Bano (sulla falsariga di Al Jolson). Al Bano incide il suo primo disco, La strada, cover di un brano di Gene Pitney nel 1965 per la Fantasy (etichetta discografica della CM), e comincia a esibirsi come spalla negli spettacoli di Adriano Celentano, senza però abbandonare il lavoro. Nell’autunno 1965 partecipa alla manifestazione Ribalta per Sanremo e, visto che l’interesse nei suoi confronti da parte del Clan era piuttosto tiepido, Pino Massara lo propone a La voce del padrone, che lo fa debuttare al Festival delle rose nel 1966 in coppia con Pino Donaggio, con un brano scritto da quest’ultimo, Quando il sole chiude gli occhi. Debutta anche in televisione, a Settevoci, gioco musicale condotto da Pippo Baudo, dove riesce a vincere per quattro settimane consecutive la prova dell’applausometro, un apparecchio che misura l’intensità degli applausi del pubblico in sala. In una delle trasmissioni presenta Io di notte, una canzoncina con venature blues, che desta l’interesse di artisti affermati come Milva – che vorrà inciderne una sua versione – e della giovane promessa Roberta Mazzoni.

Nel 1967 ottiene il suo primo grande successo con la canzone Nel sole (di Massara-Carrisi-Pallavicini) con l’arrangiamento di Detto Mariano, finalista al Disco per l’estate, che raggiunge il primo posto nelle classifiche di vendita dei 45 giri per quattro settimane, vendendo poco più di un milione e mezzo di copie. La sua voce, dotata di una bella estensione, lo mette in luce e lo fa apprezzare dal pubblico e dalla stampa che parla di un “secondo Claudio Villa”. Nel sole diventa anche un film, che avrà per protagonista lui e una giovane figlia d’arte, Romina Power: tra i due si crea un legame sentimentale che sfocerà più tardi, nonostante l’opposizione delle rispettive famiglie, nel matrimonio. Sempre nel 1967 pubblica anche il suo primo LP omonimo, Al Bano, dove oltre ai successi del periodo vi è una versione della canzone La donna di un amico mio di Roberto Carlos; al disco collabora come autore di alcuni testi Alessandro Colombini, che Al Bano ha conosciuto al Clan Celentano. Vengono poi L’oro del mondo e Il ragazzo che sorride, quest’ultima con testo di Vito Pallavicini su musica di Mikis Theodorakische si ispira ai tragici avvenimenti dell’insediamento del Regime dei Colonnelli in Grecia del 1967.

Sempre nello stesso anno, scrive, insieme a Mansueto Deponti e a Vito Pallavicini, il brano L’onda, per la giovane Giuni Russo, allora chiamata semplicemente, Giusy Romeo. Il brano, che avrà un discreto successo estivo, verrà presentato in diverse manifestazioni canore, tra cui al Festivalbar 1968. Il 26 luglio 1970 sposa Romina Power, figlia del celebre attore Tyrone Power, da cui avrà quattro figli: Ylenia (n. 29 novembre 1970 m. 31 dicembre 1993), Yari (n. 21 aprile 1973), Cristèl (n. 25 dicembre 1985) e Romina Jr. Jolanda (n. 1º giugno 1987). La primogenita Ylenia scomparve tra il 31 dicembre 1993 e il 1º gennaio 1994 in circostanze misteriose mentre si trovava a New Orleans. Con Romina, Al Bano aveva già cominciato a condividere la carriera artistica, incidendo nel 1969, come poc’anzi detto, i cori di Acqua di mare e nel 1970 Storia di due innamorati, ispirato alla colonna sonora del film di René Clément Giochi proibiti.

Quest’ultima canzone è anche inserita nel suo quarto album, A cavallo di due stili, da ricordare perché è il primo disco in cui il cantante pugliese interpreta anche brani lirici accanto alle sue canzoni, e infatti nel disco troviamo l’Ave Maria di Franz Schubert, il Mattino di Ruggero Leoncavallo e una canzone, Angeli senza paradiso, con un testo scritto da Pallavicini su un’altra musica di Schubert. Nell’album troviamo anche alcune reinterpretazioni di canzoni della tradizione napoletana: O sole mio, Core ‘ngrato, O marenariello e Guapparia. Torna a Sanremo nel 1971 con 13 storia d’oggi che arriva al ottavo posto, celebre brano che verrà anche inciso da Claudio Baglioni; e nello stesso anno è semifinalista a Un disco per l’estate con “E il sole dorme tra le braccia della notte”.

L’album successivo però viene pubblicato nel 1972, è intitolato come l’anno di uscita, e ha come caratteristica principale che Al Bano è autore di tutte le musiche (tranne di una, la reinterpretazione di Vogliamoci tanto bene di Renato Rascel). In questi anni, inoltre, le sue canzoni vengono realizzate in altre lingue per i mercati esteri, e particolare successo riscuotono quelle in spagnolo pubblicate in America Latina. Nel 1973 porta al successo una canzone scritta per lui da Bruno Lauzi, La canzone di Maria, che presenta nuovamente a Un disco per l’estate; il 33 giri seguente, Antologia, non è (nonostante il titolo) una raccolta, ma un disco in cui il cantante torna a interpretare brani d’opera, tra cui Addio alla madre di Pietro Mascagni, E lucean le stelle di Giacomo Puccini, Una furtiva lagrima di Gaetano Donizetti, Vesti la giubba di Ruggero Leoncavallo. Nel 1974, Al Bano partecipa al Festival di Sanremo con In controluce arrivando finalista nella classifica finale.Dal 1974 Al Bano incomincia la collaborazione in pianta stabile con la moglie: formano una loro casa discografica, la Libra, propongono Dialogo(con cui partecipano a Un disco per l’estate nel 1975), e nel 1976 partecipano all’Eurovision Song Contest con We’ll live it all again (Noi lo rivivremo di nuovo) arrivando settimi ma raggiungendo la seconda posizione in Francia. In quest’occasione, si dimentica alcune parole verso metà canzone nell’esibizione in diretta. Nel 1980 presentano la canzone Amarci è scritta da Antonello De Sanctis e Marcello Marrocchi al Festival mondiale della canzone popolare di Tokyo e vincono il premio “Kawakami  Award” nonostante si classifichino al decimo posto. Nel 1981 è la volta di Sharazan mentre l’anno successivo sono a Sanremo con Felicità, che si classifica al secondo posto. Vincono il Festival nel 1984 con Ci sarà e nel 1985 sono nuovamente all’Eurovision Song  Contest con Magic oh magic arrivando ancora settimi.

Inoltre, nello stesso anno è (insieme a Silvio Pozzoli, Moreno Ferrara e altri) tra i coristi nella canzone di sua moglie Il ballo del qua qua. Nel 1985 partecipano alla parodia dei Promessi Sposi realizzata dal Quartetto Cetra (con la regia di Antonello Falqui), interpretando Renzoe Lucia. Altri successi sono del 1987: Nostalgia canaglia, terza a Sanremo, e Libertà. Seguono Makassar e Cara terra mia, ancora terza a Sanremo nel 1989. Nel 1991 la coppia propone al Festival Oggi sposi arrivando ottava. Sempre nel 1991 pubblicano in Italia il loro primo album di canzoni natalizie intitolato Corriere di Natale. Nel 1993 presentano nella prima edizione di Festival Italiano su Canale 5 il brano Il mondo degli angeli.

Il ritorno da solista dal 1996, Il 1995 può essere considerato come il vero e proprio ultimo anno di collaborazione stabile con la moglie Romina, dopo ben vent’anni di carriera artistica e discografica insieme. La coppia continua a esibirsi frequentemente sia in Italia sia all’estero (in particolare nell’America latina), ma l’unione dei due cantanti comincia lentamente a diventare non più ricca di sintonia e di amorosa intesa così come lo era stata negli anni passati, e nonostante Al Bano e Romina continuino anche una seppure poco proficua attività discografica fino alla fine dell’anno (in uno dei loro ultimi album prodotto insieme si avvalgono persino della collaborazione del grande soprano spagnolo Montserrat Caballè e del chitarrista di flamenco anch’egli spagnolo Paco de Lucía), la perdita tragica e dolorosa della loro figlia Ylenia incomincia subito a trasformarsi in motivo di rottura della loro storia d’amore. Al Bano sente sia pure temporaneamente il bisogno di separarsi dalla moglie per ridare a sé stesso una sorta di dignità coscienziosa alla sua importanza di solista; nel febbraio del 1996 si presenta al Festival di Sanremo senza Romina: dal punto di vista artistico, ciò coincide con un ritorno a interpretazioni melodiche più impegnative, dove può ridare sfogo alle sue capacità vocali che, nel repertorio precedente, a volte erano sacrificate in funzione dell’armonia con la voce di Romina, indubbiamente poco estesa e potente, e ciò è evidente nella canzone che presenta nello stesso anno a Sanremo, È la mia vita, scritta da Maurizio Fabrizio e Giuseppe Marino che arriva settima, in cui nel testo viene tracciato un bilancio della vita in cui appaiono velate allusioni alla triste vicenda familiare che lo ha coinvolto (la scomparsa della figlia Ylenia).

Torna al Festival con Verso il sole nel 1997 che arriva Finalista e Ancora in volo nel 1999 che arriva al sesto posto. Nel 1999 si separa dalla moglie Romina. Per le doti canore risale al 1998 una esibizione in Austria a Bad Ischl con Placido Domingo e José Carreras in un inedito terzetto in cui ai tre tenori, Al Bano sostituiva Luciano Pavarotti.

Ha avviato una fiorente produzione privata di vini pugliesi, prodotti nella sua Azienda Vinicola Carrisi, che ha sede in contrada Bosco, presso il suo paese natale. Il 16 ottobre 2001, Al Bano Carrisi è stato nominato “Ambasciatore di buona volontà” dell’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura delle Nazioni Unite (FAO). Al Bano ha realizzato, per una promessa fatta al padre Don Carmelo, l’azienda vitivinicola Tenute Albano Carrisi, con sede nella contrada Curtipitrizzi di Cellino San Marco (BR), e sfrutta le sue conoscenze di marketing e di viticoltore per rilanciarla e farne un marchio conosciuto. I vini più famosi sono due rossi: il Don Carmelo, intitolato alla memoria di suo padre, e il Platone, premiato nel settembre 2009 come “Miglior vino del mondo” tra quelli che producono i vip di tutto il pianeta (tra cui si segnalano Roberto Cavallie Gianna Nannini). Nel 2015 i media riportano una polemica con Slow Food che ha criticato i prezzi troppo bassi dei vini prodotti da Al Bano.

Un altro vino delle Tenute Carrisi è il Felicità, vino bianco morbido che prende il nome della canzone che tanti successi ha riportato all’artista pugliese. Inoltre gestisce una trattoria tra i vigneti e gli ulivi del Salento, in cui vengono serviti prodotti tipici pugliesi e nazionali e vini della sua azienda.

Nel novembre del 2006 esce presso Mondadorila sua autobiografia, scritta a quattro mani con Roberto Allegri, dal titolo È la mia vita. Curiosa è la scelta di non parlare delle sue compagne Romina e Loredana. Per loro, infatti, ha deciso di riservare due pagine bianche. Nello stesso anno, sposa il progetto di Massimo Ferrarese, presidente di Confindustria Brindisi, sponsorizzando la squadra New Basket Brindisi, che partecipa al campionato di serie A2. Nel 2008 pubblica una compilation di successi (che qualche mese dopo diventa la colonna sonora della campagna elettorale del PD di Brindisi, in coppia con lo stesso presidente di Assindustria Brindisi, dal titolo Dai il meglio di te….La compilation ha riscosso successo già nel primo mese d’uscita, esaurendo le 10.000 copie iniziali. Tutti proventi dell’opera sono devoluti in beneficenza alla fondazione “Puglia per la vita”. Dopo circa 25 anni, nel luglio 2007, Al Bano ritorna a cantare a Cellino San Marco, consacrando l’amore per il suo paese e per la sua terra. Infatti, in occasione dei festeggiamenti del Santo Patrono San Marco, decide di organizzare un concerto che vedrà sul palco, oltre ad Al Bano, i vincitori dell’edizione 2007 di Sanremo, Simone Cristicchi tra i big e Fabrizio Moro tra i giovani e l’attore Michele Placido, amico di Al Bano. Dopo un periodo in cui si è parlato di lui più per il gossip sulla sua vita privata che per le sue attività musicali, nel 2007 ha partecipato al Festival di Sanremo con la canzone Nel perdono (scritta, tra gli altri, dal figlio Yari e da Renato Zero), con cui si è piazzato al secondo posto, alle spalle del vincitore Simone Cristicchi.

Nel 2008 partecipa al singolo di Caparezza Vieni a ballare in Puglia all’inizio del video. Partecipa al Festival di Sanremo 2009 con il brano L’amore è sempre amore che arriva Finalista, scritto da Maurizio Fabrizio e Guido Morra e all’edizione del 2011, classificandosi terzo, con il brano Amanda è libera. Il 6 luglio 2008 Albano Carrisi ha tenuto un concerto in onore di Domenico Modugno – al quale si è ispirato subendone una forte influenza – a San Pietro Vernotico, paese dello stesso Domenico Modugno in cui è vissuto dall’infanzia alla giovinezza, distante solo 2 chilometri da Cellino San Marco. Nel 2009 torna sul palco dell’Ariston di Sanremo con il brano L’amore è sempre amore, interpretato nella serata dei duetti con la partecipazione di Michele Placido. Anche Al Bano ha partecipato alla realizzazione della canzone Domani 21.04.2009 a cui hanno preso parte altri suoi 56 colleghi. Il ricavato è stato devoluto in beneficenza alla regione Abruzzo colpita dal devastante terremoto del 6 aprile 2009.

Il 20 ottobre 2010 visita la repubblica de facto del Nagorno Karabakh, non riconosciuta dall’Azerbaigian. Per questo motivo le autorità azere lo inseriscono nella lista delle persone indesiderate nella Repubblica dell’Azerbaigian. Al Bano ha partecipato a una manifestazione folkloristica nella città di Vanq, ha cantato la canzone Felicità sul palco che aveva come sfondo le targhe delle auto abbandonate dalla popolazione azera scappata da Vanq a seguito dell’occupazione da parte esercito armeno durante la Guerra del Nagorno-Karabakh. Nel 2011 torna al Festival di Sanremo con la canzone Amanda è libera, classificandosi al terzo posto e vincendo anche il premio “Miglior canzone per il 150º dell’Unità d’Italia” con il Va pensiero di Giuseppe Verdi. Sempre nel 2011 ottiene 15 dischi di platino in Grecia per le vendite del CD Dyo fones mia psihi, registrato in duetto con il cantante greco Giannis Ploutarhos. Nel maggio 2011, dopo 5 anni di semplice sponsorizzazione, entra a far parte del consiglio di amministrazione della New Basket Brindisi, maggiore società di pallacanestro pugliese. Al Bano ha acquistato, insieme con altri 14 soci, alcune quote della società e avrà diritto di voto nelle decisioni del consiglio.

Nel 2011 Al Bano partecipa come ospite speciale in un messaggio, registrando cantando una canzone “demenziale” nel corso del primo tour del suo corregionale Checco Zalone, il Resto umile world Tour 2011. Il 21 settembre 2011, giorno della festa patronale, riceve la cittadinanza onoraria di San Marco in Lamis, un piccolo paese in provincia di Foggia, e oltre a ciò gli viene consegnata un riconoscimento raffigurato da una Fracchia d’argento per il suo essere portatore e rappresentante del nome della Puglia in tutto il mondo. Il 14 febbraio 2013 partecipa come ospite alla terza serata del Festival di Sanremo, condotto da Fabio Fazio, dove canta tre brani (Nostalgia canaglia, È la mia vita e Felicità) e riceve un premio alla carriera conferitogli dall’attrice Laura Chiatti. Ha partecipato alla prima puntata della nuova stagione de Un medico in famiglia, andata in onda dal 3 marzo 2013, interpretando se stesso. Il 4 dicembre 2013 ha partecipato al programma televisivo “Mission” raccontando in prima serata su Raiuno la propria esperienza, insieme alle figlie Cristèl e Romina Jolanda, all’interno dei campi profughi dell’UNHCR in Giordania.

Riunione artistica con Romina Power e il ritorno a Sanremo. Nel mese di ottobre 2013 canta con Romina Power per la prima volta dopo 16 anni (l’ultima esibizione insieme era stata del 1997 in Brasile a Rio de Janeiro all’Estádio do Maracanà davanti a papa Giovanni Paolo II con la canzone Al mondo siamo noi) in occasione dei tre concerti organizzati in Russia a Mosca alla Crocus Hall dall’impresario russo Andrej Agapov. Al Bano e Romina cantano dal vivo sette canzoni del loro repertorio: “Libertà”, “Ci sarà”, “Acqua di mare”, “Dialogo”, “Che angelo sei”, “Sharazan” e “Felicità”. Ai tre concerti partecipano anche Toto Cutugno, Pupo, Matia Bazar, Ricchi e Poveri, Riccardo Fogli, Gianni Morandi e Umberto Tozzi.

Dopo Mosca, viene organizzato un tour chiamato “Al Bano & Romina Power Reunion Tour 2014”, che comprende due concerti a fine aprile 2014 ad Atlantic City (Stati Uniti) e altri tre concerti a Montréal (Canada) e a Niagara Falls(sempre in Canada) nel maggio 2014. Successivamente, in estate, la tournée con Romina continua a Girona (Spagna) e a novembre a Bucarest (Romania) per poi tornare di nuovo in Russia (Mosca e San Pietroburgo) e Bielorussia (Minsk). Nel 2014 apre il suo canale ufficiale di YouTube: Al Bano Carrisi Official. Il 10 febbraio 2015 torna a calcare il teatro Ariston con Romina Power dopo 24 anni, esibendosi durante la prima serata del Festival di Sanremo 2015 con le canzoni “Cara terra mia” e “Felicità” e “Ci sarà” mentre da solo canta “È la mia vita” registrando il picco di ascolti con il 58,56%.[28] Ricevono anche il premio Targa Ambasciatore del Festival di Sanremo nel mondo.

Il 29 maggio 2015 fanno il loro primo concerto in Italia all’Arena di Verona con la partecipazione di Pippo Baudo, Ricchi e Poveri, Umberto Tozzi, Massimo Lopez, Tullio Solenghi, Tyrone Power Jr. e Yari Carrisi. A settembre 2015 Al Bano pubblica in Germania insieme a Romina Power il CD The very best – Live aus Verona, il loro primo materiale discografico dopo 19 anni dall’ultima raccolta ufficiale Ancora…zugabe. Contiene alcune canzoni registrate dal vivo durante il concerto di Verona e alcune nuove canzoni registrate in studio, tra le quali Qualche stupido: “ti amo” e Quel poco che ho.

Nel febbraio 2017 ha partecipato al sessantasettesimo Festival di Sanremo con il brano Di rose e di spine, venendo eliminato durante la semifinale. Il brano ha vinto il premio “Giancarlo Bigazzi” per il miglior arrangiamento.



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