matteo marzotto

05 Ott Marzotto a StellaFM: “Una cura per tutti” nel mese del ciclamino

Il  manager è intervenuto in diretta a Matinée per parlare delle attività della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica

Con la sua voce autorevole e un approccio di assoluta dedizione, Matteo Marzotto è stato ospite di StellaFM per parlare di fibrosi cistica e delle attività della Fondazione che sostiene la ricerca a favore di una malattia ad oggi incurabile.

Per lui e per i tanti volontari è un periodo intenso di appuntamenti, ha raccontato. «Abbiamo appena terminato di girare tra Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna un “Bike tour” che ha visto la partecipazione anche di campioni della vita più prima ancora che dello sport.» Un percorso in bicicletta in cui ha pedalando a fianco di Davide Cassani, Yuri Chechi, Fabrizio Macchi e tanti altri. «Sono stati quattro giorni divertenti e interessanti anche per l’energia che si sente sul territorio. Abbiamo anche portato buone notizie, perché in questo periodo è arrivata l’approvazione per la distribuzione gratuita di un farmaco attraverso il sistema sanitario nazionale che aumenta il potenziale di cambiare effettivamente la qualità della vita della maggior parte dei pazienti di fibrosi cistica in Italia. Non tutti, purtroppo, ma almeno 7 su 10. Quindi la nostra è stata una pedalata anche per raccogliere i fondi per cura di tutti. Infatti, lo slogan dal 2021 in avanti sarà “Una cura per tutti!”.»

In questi anni Fondazione ha investito milioni in progetti di ricerca e centinaia di pubblicazioni «Di altissimo livello – ha continuato Marzotto – e contiamo altrettante centinaia di ricercatori e laboratori solo in Italia, con un’ottima interazione con la Lega Italiana fibrosi cistica che si occupa della parte sociosanitaria e con i medici. C’è tutto un mondo che sta lavorando per combattere questa maledetta malattia che, lo ricordo sempre, esprime numeri impressionanti. Per quanto riguarda i portatori sani sono il 5% degli italiani, molto spesso inconsapevoli, che potrebbero generare un bambino malato con il 25% delle probabilità.»

La ricerca sulla fibrosi cistica può servire a molte altre malattie. «Un grazie affettuoso» ha aggiunto il manager «va ai fantastici volontari della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica. Sono circa diecimila in giro per l’Italia, suddivisi in centocinquanta delegazioni. Nel nostro Paese c’è voglia di vivere, reagire e fare qualcosa di utile. Ottobre è un mese importante perché saremo nelle principali piazze italiane con il ciclamino, fiore simbolo della FFC, incluse quelle di tutte le province venete. È uno strumento di comunicazione e di raccolta fondi, così come il cinque per mille che è straordinariamente importante. Donare non è solo un fatto morale, che è il motivo il più importante, ma trattandosi di una malattia terribile molto costosa che affligge la vita delle persone che si ammalano e quella dei loro familiari, genera un costo sociale che la cura e dunque le donazioni possono alleviare.»

PS



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