
31 Dic Chievo, dopo la nebbia c’è il sereno
Un gol di Gigliotti allo scadere consente al Chievo di ottenere un meritato pari col Venezia
L’UOMO FORTE. Nonostante un buon impatto sulla gara e la fluidità della manovra, i gialloblù sono finiti sotto alla prima occasione ospite concretizzata dal bomber Forte. Una volta in vantaggio, gli uomini di Zanetti si sono limitati alla rimessa. Per il resto della gara hanno atteso Obi e soci nella loro metà campo, provando a pungerli con sortite repentine, un paio delle quali che hanno fatto davvero tremare il Chievo.
OLTRE LA NEBBIA. Nel secondo tempo, col passare dei minuti, mentre la nebbia si dissolveva, si è visto il miglior Chievo. Una crescita in cui complici sono risultati essere anche anche gli innesti in corso d’opera che hanno destabilizzato la struttura difensiva del Venezia. Alla fine la volontà e la caparbietà è stata premiata, per quanto il pari possa stare anche stavolta stretto rispetto al valore della prestazione complessiva.
GIAK, SI GIOCA. Una delle chiavi nel serrate conclusivo è stato il contributo di Giaccherini nel forcing finale. L’ex azzurro ha i piedi buoni e la sua capacità creare opportunità sono valori tuttora discriminanti in certe situazioni. Il guizzo da uomo-gol di Gigliotti è stata la risultanza di una pressione ormai continua in cui il solito lavoro di cesello da parte di Palmiero e di sostanza da parte di Garritano e Renzetti non sono passati inosservati in una sfida in cui una citazione al merito è inevitabile farla per Šemper. Il portiere è stato determinante e un paio di interventi prodigiosi hanno tenuto in partita i gialloblù in una fase delicata del match.
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